Opinionandolo

lunedì 10 giugno 2013

Novelle per un anno: Scialle Nero!

LUIGI PIRANDELLO: SCIALLE NERO

foto di google immagini
Il racconto lungo Scialle Nero apre e da il titolo alla prima raccolta di Novelle per un anno di Luigi Pirandello. Come tutte le Novelle di Pirandello, anche Scialle Nero, non è un classico racconto con una morale finale. Se proprio vogliamo vederci un insegnamento, allora dobbiamo cogliere ogni minimo aspetto descrittivo dei vari personaggi che figurano in tutti i racconti dello scrittore siciliano.  Ogni personaggio nasconde in se un carattere “nascosto” da una “maschera” indossata al servizio di una società fin troppo rigida.

“E lo scialle, che s’era aperto al vento, andava a cadere mollemente, così aperto, più in là.”

Eleonora Bandi è la protagonista di questa novella. Donna di 40 anni senza un marito, rimasta orfana a 18, che ha sacrificato tutta la sua vita a badare e crescere suo fratello più piccolo e il suo migliore amico, entrambi laureati uno in medicina e l’altro in legge. Una volta ottenuta la loro indipendenza, la donna è presa dallo sconforto, in quanto non aveva più nessuno a cui badare e sprofonda nella solitudine più totale.  Triste e depressa, viene scoperta incinta di un ragazzo di campagna, un somaro di 19 anni senza nessuna cultura e disprezzato dal padre. Eleonora lo aiutava negli studi, ma un giorno lui le saltò addosso e lei non riuscì a respingerlo. Il fratello, deluso da Eleonora, la costrinse a sposarsi con il ragazzo per non gettare fango sul nome della famiglia. Le nozze furono fortemente volute anche dal padre del ragazzo, che conosceva benissimo la dote della donna. Celebrate le nozze, è tutto un susseguirsi di scene imbarazzanti e grigie, dove la donna è costretta ad abortire e per poco non perde la vita.  I due neo sposini non hanno un dialogo, lei lo ama come un figlio, lui è un ragazzotto timido e impacciato. Un giorno il ragazzo prova attrazione per la donna avvolta da uno scialle nero, ma lei pur di non concedersi, si getta da un dirupo. La novella si chiude nell’ immagine dello scialle che cade sul corpo di Eleonora, e del ragazzotto che guardando la Luna, sente che il cielo lo stia accusando.


Il racconto è semplicemente un “dipinto”, di una società vecchia, ancora legata ad antichi valori, rigidi,  anche troppo, che attanagliano in una prigione mentale la povera Eleonora che, disperata, trova il coraggio più grande per evadere da quelle barriere! Una morale non c’è….ma il messaggio è chiaro, basta leggerlo tra le righe...

Nessun commento: